domenica 25 ottobre 2020


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lunedì 29 ottobre 2018

FRONTE E PRIGIONIA:nonno Giacomo e la sua Grande Guerra


Ad inizio novecento l'Europa venne scossa dal primo grande conflitto che vide opporsi tante nazioni mondiali e appunto prese il nome di prima guerra mondiale ma che tutti ricordano come la GRANDE GUERRA.
Molti giovani vennero chiamati a combattere una guerra della quale non ne capivano ne i veri motivi ne l'utilità ma che presto divenne la loro guerra,la guerra alla sopravvivenza,la guerra contro amici che per pochi km di distanza furono arruolati in diverse nazioni....Intere generazioni e intere famiglie furono spazzate via dalla furia dei combattimenti ed è giusto che questo sacrificio non sia mai dimenticato.Il principale fronte delle operazioni belliche italiano si sviluppava per una lunghezza di circa 650km  lungo le Alpi dal passo dello Stelvio fino ad est alla foce dell'Isonzo.
L'Italia entrò in guerra il 24 maggio del 1915 e questa data segnò l'inizio del calvario di tanti giovani ragazzi che dopo poco furono trasformati in "UOMINI".
Fortunatamente tanti tornarono a casa dalle loro famiglie e di loro ci rimangono scritti e memorie che non ci faranno mai dimenticare chi sono stati gli uomini che hanno FATTO L'ITALIA


Giacomo nasceva a Pontemaglio,piccolo paesino dell’Ossola,il 20 aprile del 1893.A vent’anni arrivò il momento di svolgere il servizio obbligatorio di leva,era precisamente l’8 settembre del 1913.Come soldato di primo livello il 13 settembre arrivò la sua assegnazione;4° REGGIMENTO ALPINI,BATTAGLIONE INTRA.
Con altri giovani ossolani partì alla volta di Intra inconsapevole ancora di cosa sarebbe successo da li a breve.Sede del battaglione era la caserma Simonetta.
Di certo non si immaginava che la sua ferma non sarebbe durata i 24 mesi di legge,il suo congedo arrivò solo 6 anni dopo il 6 settembre del 1919


INTRA 23 SETTEMBRE 1915
Sempre in buona salute come ne spero di voi in famiglia. Punchia Giacomo è partito oggi per il fronte dunque non ho altre notizie.Vi saluto in famiglia.sono vostro figlio Ferraris Giacomo

IL 24 maggio molti giovani dell’Intra trovarono il loro battesimo del fuoco in alta valle dell’Isonzo sul monte Hevnik nella zona di passo Zagredan di fronte a Tolmino.

Qui purtroppo ci fu il primo caduto italiano,l’alpino ossolano Giovanni Bionda di Vanzone.
Giacomo non partì subito per i fronti di guerra ma purtroppo anche per lui arrivò la partenza.
Grazie alle cartoline sappiamo che Giacomo il 25 maggio 1916 si trovava in alta Valtellina, presumibilmente nella zona dei ghiacciai attorno al passo dello Stelvio, qui ha inizio la sua guerra
Gli alpini dell’Intra in quella zona furono inquadrati nel Battaglione val D’Orco,46° reggimento di marcia.



ZONA DI GUERRA 25 MAGGIO
Caro padre sono arrivato al mio destino in valtellina. Dopo aver marciato 2 giorni ora sono su qui sul ghiacciao fa molto freddo ma sto bene,più che stare a Intra. Quasta sera sono di vedetta.
Il mio padrone mi voleva mandare in licenza prima di partire ma è arrivata la spedizione che non se la aspettava e non ha potuto.Potevo anche partire dopo qualche giorno ma le spedizioni era per altri fronti più difficili e quindi ho preferito non venire a casa e partire subito. Presto ci scriverò a Ernesto. Prego ci fate sapere voi le mie notizie ai fratelli in america. Tanto saluti vostro figlio F.G.


 11 LUGLIO 1917

Caro padre ieri sono arrivato al mio posto,ho fatto un bel viaggio e ora sempre mi trovo bene. Vi saluto vi devo lasciare sono vostro figlio Giacomo



 28 LUGLIO 17

Ricevete i più vivi saluti vostro figlio Ferraris Giacomo




14/10/17

Cara sorella ho ricevuto la tua lettera con piacere a sentirvi in buona salute come il presente e di me oggi il mio destino parto per spedizione ignota quindi sino a nuovo indirizzo non scrivermi. Il vaglia del padre non l’ho ricevuto. Dunque ricevi tanti saluti da tuo fratello Ferraris Giacomo. Addio state tutti bene.




Da qui non si hanno più notizie dal fronte. Dopo diverse aggregazioni in vari fronti il 19 ottobre del 17 si aggrega al Battaglione Morbegno sull’Isonzo a Santa Lucia di Tolmino. Dopo solo 6 giorni dal suo arrivo, alle due precise, le artiglierie austro-germaniche aprirono il fuoco sulle linee italiane alternando colpi convenzionali al gas provocando morte e confusione tra i nostri soldati. In questa fase di caos totale i nostri alpini sono facile preda degli Jager austriaci. Iniziò così quel giorno il calvario di Giacomo e di altri 300.000 italiani fatti prigionieri. Nel suo quaderno racconta la marcia verso il campo e la vita di campo ma merita un discorso a parte.
Suo campo di destinazione fu quello di Bayreuth in Germania, città situata in Baviera nell’Alta Franconia.
Purtroppo ebbe la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Era iniziata la famosa battaglia di Caporetto o dodicesima battaglia dell’Isonzo che portò il nostro esercito a doversi ritirare fino alla linea del Piave,fase della guerra conosciuta come disfatta di Caporetto che porterà poi alla tenace risposta del nostro esercitò che ci condurrà alla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto e la firma il 3 novembre a villa Giusti dell’armistizio, con entrata il vigore il giorno successivo, che sanciva la nostra vittoria e la fine del primo conflitto mondiale.

Foglio scritto a mano messo prima delle cartoline mandate dalla prigionia


BAYREUTH, DEN: 8 DICEMBRE 1917
Caro padre oggi sono a darvi mie buone notizie,ora i trovo prigioniero di guerra in Germania e sto bene mi trovo in piena salute come spero di voi tutti,per ora vi  domando se potete mandarmi subito un pacco di pane.guardate bene il mio indirizzo di scrivere tutto quello scritto con la penna e quello in stampa e non quello cancellato. Altro non mi resta a dirvi che mandarmi subito il pane con un po di pepe insieme.Intanto vi saluto tutti sorelle fratelli saluto pure che domandano di me. Addio





BAYREUTH, DEN: 14 DICEMBRE 1917
Caro padre di  nuovo sono a darvi mie buone notizie io sto benissimo sono in piena salute come spero il simile di voi tutti.
Caro padre mandatemi subito un pacco di pane..guardate bene il mio in altra pagina è scritto in stampa e in apis… addio saluto tutti fratelli sorelle zii e zie cugine e cugini. Il pane!






BAYREUTH,DEN:21/12/1917
Caro padre sempre trovandomi in piena forma come spero di voi il simile,intanto vi prego di mandarmi subito un pacco di pane.guardate bene il mio indirizzo in altra pagina è scritto in stampa e a mano non vale quello cancellato.
Altro non resta che tanti saluti a tutti.Addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo





 BAYREUTH,DEN 28/12/1917
Caro padre sono sempre io,mi trovo in piena salute come spero il simile di poi tutti.Datemi vostre notizie e se ricevete le mie,intanto mandatemi subito un pacco di pane,altro non mi resta che tanti saluti a tutti fratelli sorella zie e zii e parenti tutti,chi domanda di me,sono vostro figlio Ferraris Giacomo.







BAYREUTH, DEN :4/1/1918
Caro padre ora sono a darvi mie buone notizie..io mi trovo in piena salute come spero il simile di voi.. Intanto vi prego di mandarmi subito il pacco di pane.

Altro non mi resta che tanti saluti a tutti. Arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo







BAYREUTH, DEN: 11/1/1918
Caro padre ora vi sono di nuovo a darvi mie buone notizie come spero di voi tutti,datemi vostre notizie

Mandatemi subito un pacco di pane.addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo







BAYREUTH, DEN:15/2/1918

Caro padre ora sono a darvi mie notizie di buona salute come spero uguale di voi tutti,non ancora ho avuto vostre notizie aspetto da un giorno all’altro,quando mi scriverete mi date notizie di tutti i fratelli non però di quelli che non lo sapete voi,aspetto se mi arriva il pane ma non ancora arriva, altro non mi resta che salutavi tutti,addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo







BAYREUTH, DEN: 8/3/1918
Caro padre sono a darvi mie buone notizie,io godo di buona salute e sto benissimo,aspetto sempre vostre notizie con qualche pacco di pane spero presto. Dunque spero che vi trovate tutti bene.Altro non mi resta che tanti saluti a tutti addio sono vostro figlio Ferraris Gia.




 BAYREUTH, DEN:29/3/1918
Caro padre anche oggi sono a darvi mie buone notizie di salute sto bene come spero di voi tutti,come già scritto in altra cartolina che ho ricevuto il vostro pacco di pane,per intanto  vi saluto di vero cuore uniti pure i saluti alla sorella e tutti i fratelli,intanto vista………………………………...arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo e qua in Prussia fa ancora molto freddo








BAYREUTH, DEN:5/4/1918

Caro pradre con molta contentezza sono a dirvi che ho ricevuto in 2 giorni tre pacchi uno di panni,giubba,panciotto,calze,carne,castagne,berretto.Un pacco pane.Un pacco riso,farina,formaggio.Dunque sto benissimo se mi mandate qualche cosa da mangiare la ricevo sempre molto volentieri ma ora ma la passo ancora bene non prendetevi tanti fastidi. Intanto vi saluto di vero cuore arrivederci presto sono vostro figlio Ferraris Giacomo









BAYREUTH, DEN:19/4/1918
Caro padre sempre io mi trovo in buona salute come spero il simile di voi.Ora sono contento che otto giorni orsono che in due giorni ho avuto tre pacchi uno con la giubba e berretto, panciotto, caffè, una libra di carne, castagne, altro di pane e una con riso e farina, formaggio.in tutto ne ho ricevuto quattro e una sola cartolina. Ora caro padre se mi mandate qualcosa da mangiare lo ricevo ben volentieri però non state a prendervi tanti fastidi che ora non ma la passo male,se volete mandarmi un po di filo da cucire, proprio volentieri sentirei notizie dei fratelli Matteo,Ernesto come si trovano dove sono..Qua non si dice niente di pace ma lo stesso si spera,altro non mi resta da dirvi che salutarvi di vero cuore,sono vostro figlio Giacomo







BAYREUTH, DEN:17/5/2018
Caro padre assicurandovi sempre la mia buona salute come ne spero di voi ancora oggi ho ricevuto un pacco di castagne,formaggio,un paio di calze,un pacco di pepe in grani,pane niente. Dunque in totale i pacchi ricevuti sono sei e intanto sto benissimo che in tanto in tanto mi compare qualche pacco come già vi ho detto sulla lettera,non mandatemi più soldi che non mi servono.addio tanti saluti sono vostro figlio Ferraris Giacomo








 BAYREUTH, DEN:24/5/2018
Caro padre sono a darvi mie notizie di buona salute come spero di voi tutti.ho ricevuto un altro pacco di farina e formaggio,castagne,riso ora dunque sto benissimo non state a pensare male di me,aspetto notizie dai fratelli,intanto non mi resta altra a dirvi che tanti saluti a voi fratelli,sorella e parenti. Arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo






BAYREUTH, DEN: 7 GIUGNO 1918
Caro padre il cinque corrente ho pure ricevuto un pacco dalla croce rossa di Milano,dunque godo di buona salute come spero il simile do voi tutti.intanto vi saluto di vero cuore e saluto pure tutte le zie e zii e cugini e cugine.

Arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo








BAYREUTH,DEN:21/6/1918

Caro padre ieri ho ricevuto un altro pacco da casa con una camicia bianca e castagne e carne secca altro non c’era in tutto pacchi ne ho ricevuti dodici con due di pane dalla croce rossa.Dunque io sto bene godo buona salute come spero il di voi,non mandarmi soldi che non ne ho bisogno,avrei bisogno di qualche pezzo di sapone per farmi meglio la pulizia altro non mi resta che salutarvi di vero cuore sono vostro figlio G.








BAYREUTH,DEN:5/7/1918

Caro padre sono a darvi mie buone notizie,godo sempre buona salute come ne desidero di di voi,non so cosa sia con……………………………….. croce rossa che di pacchi finora ne ho ricevuti 3 di pane,quando mi fate un pacco mi mandate un cappuccio da mettere in testa che l’ho lasciato a casa io quando sono stato in licenza non quello del mantello un altro. Altro non mi resta che salutarvi di vero cuore sono vostro figlio Ferraris Giacomo







 CARTOLINA CROCE ROSSA 9 AGOSTO 1918
Caro padre sono a darvi mie buone,godo sempre buona salute come spero di voi e tutti fratelli e sorelle.ho pure ricevuto una dei fratelli Matteo,Ernesto.Se il mio ufficiale da Intra vi mandasse dei vestiti me li spedireste a me intatti come li ricevete,dalla croce rossa non ricevo più pacchi ne ho ricevuti solo quattro e da casa li ricevo quasi tutti,solo da casa ne ho avuti dodici.Ora di farina se vi fa lo stesso non me ne spedite più che non ho comodità a fare la polenta,mandatemi castagne,fagioli se potete qualche poco riso,pasta,un pezzo di sapone,altri generi a vostra comodità come patate.intanto vi ricambio i più cordiali saluti a voi fratelli sorella e tutti chi domandasse di me,Vostro figlio.







 CARTOLINA CROCE ROSSA 16 AGOSTO 1918
Caro fratello sono a darti mie buone notizie godo ogni giorno buona salute come spero di te e tutti in famiglia,sono contento che sei stato in licenza che avrai bevuto un po di vino che io sono 9 mesi che il vino non so se ce ne al mondo,sono pure contento che arrivi pure qualche pacchi che mi spedisce il vecchio padre che ancoraci tocca mantenermi,pazienza in tanto non mi resta a dirti che i più cordiali saluti a te e tutti in famiglia.addio sono tuo fratello Ferraris Giacomo







 CARTOLINA CROCE ROSSA 23 AGOSTO 1918
Caro padre vi rispondo alla vostra cartolina spedita da voi il 20 luglio,sento il vostro buon stato di salute come il presente vi assicura di me,ho ricevuto della cartoline da dai fratelli Ernesto,Matteo e dalla sorella,dunque sono contento che ho avuto notizie da tutti dopo 10 mesi,ho pure ricevuto in tutto 17 pacchi,i fratelli che domandano di me li saluto di vero li altri no.Altro non mi resta che i più vivi saluti Giacomo








 BAYREUTH,DEN:20 SETTEMBRE 1918
Caro padre sempre a ….. il mio stato di salute come spero di voi,sono anche contento che ricevo sovente qualche pacco da casa e anche ne ho ricevuto da Intra ma dalla croce rossa d’Italia. Da tanti mesi che sono  al…. Ne ho ricevuti cinque e dunque questo da chi chi viene. come va che ai prigionieri ai prigionieri francesi ogni settimana hanno garantito il suo pane,già i francesi sono più furbi gli italiani dormono ma un giorno li risveglieranno,ricevete i più cari saluti vostro figlio.







 BAYREUTH:27/9/1918
Caro padre sono a darvi mie notizie io godo sempre buona salute come spero il simile di voi tutti fratelli,sorella e parenti,questa settimana un pacco da casa di farina,riso,maglia,passa montagna,una scatola tonno,il sapone il lardo no,il medesimo giorno ho pure ricevuto uno di pane dalla croce rossa.Ora dalla croce rossa ne ho ricevuto sei e da casa diciassette,da casa li ricevo quasi tutti e tanti arrivano in 20 giorni e altri anche in tre mesi.Ora non mi resta altro che tanti saluti a tutti arrivederci vostro figlio.






LETTERA CROCE ROSSA DEL 6 OTTOBRE 1918
Caro padre ho saputo che cercate mie notizie per mezzo della croce rossa,io sto benissimo,godo perfetta salute,4 volte al mese vi scrivo sempre,non so come sia che non ricevete,ieri ho ricevuto un pacco da casa con farina,riso,scatola dadi,castagne,pantaloni.Da casa ne ricevo molti pacchi ma dalla croce rossa ne ho ricevuti solo che sette.Dunque state bene conservatevi in più salute possibile intanto avete i più cordiali saluti sono vostro figlio.

Finalmente arriva l’armistizio e la notizia arriva anche nei campi, i prigionieri sanno che presto potranno tornare a casa dalla proprie famiglie. Giacomo ricorda che pur finite le ostilità, la domenica dopo l’armistizio, volevano comunque farli lavorare ma lui con altri 3 italiani,4 inglesi,3 russi un rumeno e un francese si rifiutarono, pur minacciati di essere messi in prigione, loro sapevano che la guerra era finita e niente poteva più succedere. Finalmente il 28 dicembre rientra in Italia per cessata prigionia. Direi un bel regalo di natale per lui e la famiglia.
Questa assurda guerra toglierà alle famiglie italiane 651.000 uomini, ogni paese dal più piccolo al più grande sarà toccato e in ogni paese un monumento ricorda questi uomini di belle speranze partiti e mai più tornati. 

PER NON DIMENTICARE