Ad inizio novecento l'Europa venne scossa dal primo grande conflitto che
vide opporsi tante nazioni mondiali e appunto prese il nome di prima guerra
mondiale ma che tutti ricordano come la GRANDE GUERRA.
Molti giovani vennero chiamati a combattere una guerra della quale non ne
capivano ne i veri motivi ne l'utilità ma che presto divenne la loro guerra,la
guerra alla sopravvivenza,la guerra contro amici che per pochi km di distanza
furono arruolati in diverse nazioni....Intere generazioni e intere famiglie
furono spazzate via dalla furia dei combattimenti ed è giusto che questo
sacrificio non sia mai dimenticato.Il principale fronte delle operazioni
belliche italiano si sviluppava per una lunghezza di circa 650km lungo le
Alpi dal passo dello Stelvio fino ad est alla foce dell'Isonzo.
L'Italia entrò in guerra il 24 maggio del 1915 e questa data segnò l'inizio
del calvario di tanti giovani ragazzi che dopo poco furono trasformati in
"UOMINI".
Fortunatamente tanti tornarono a casa dalle loro famiglie e di loro ci
rimangono scritti e memorie che non ci faranno mai dimenticare chi sono stati gli
uomini che hanno FATTO L'ITALIA
Giacomo nasceva a Pontemaglio,piccolo paesino dell’Ossola,il 20 aprile del
1893.A vent’anni arrivò il momento di svolgere il servizio obbligatorio di
leva,era precisamente l’8 settembre del 1913.Come soldato di primo livello il
13 settembre arrivò la sua assegnazione;4° REGGIMENTO ALPINI,BATTAGLIONE INTRA.
Con altri giovani ossolani partì alla volta di Intra inconsapevole ancora
di cosa sarebbe successo da li a breve.Sede del battaglione era la caserma Simonetta.
Di certo non si immaginava che
la sua ferma non sarebbe durata i 24 mesi di legge,il suo congedo arrivò solo 6
anni dopo il 6 settembre del 1919
INTRA 23 SETTEMBRE
1915
Sempre in buona
salute come ne spero di voi in famiglia. Punchia Giacomo è partito oggi per il
fronte dunque non ho altre notizie.Vi saluto in famiglia.sono vostro figlio Ferraris Giacomo
IL 24 maggio molti giovani dell’Intra trovarono il loro battesimo del fuoco
in alta valle dell’Isonzo sul monte Hevnik nella zona di passo Zagredan di
fronte a Tolmino.
Qui purtroppo ci fu il primo caduto italiano,l’alpino ossolano Giovanni
Bionda di Vanzone.
Giacomo non partì subito per i fronti di guerra ma purtroppo anche per lui
arrivò la partenza.
Grazie alle cartoline sappiamo che Giacomo il 25 maggio 1916 si trovava in
alta Valtellina, presumibilmente nella zona dei ghiacciai attorno al passo
dello Stelvio, qui ha inizio la sua guerra
Gli alpini dell’Intra in quella zona furono inquadrati nel Battaglione
val D’Orco,46° reggimento di marcia.
ZONA DI GUERRA 25
MAGGIO
Caro padre sono arrivato al mio destino in valtellina. Dopo aver
marciato 2 giorni ora sono su qui sul ghiacciao fa molto freddo ma sto bene,più
che stare a Intra. Quasta sera sono di vedetta.
Il mio padrone mi voleva mandare in licenza prima di partire ma è
arrivata la spedizione che non se la aspettava e non ha potuto.Potevo anche
partire dopo qualche giorno ma le spedizioni era per altri fronti più difficili
e quindi ho preferito non venire a casa e partire subito. Presto ci scriverò a
Ernesto. Prego ci fate sapere voi le mie notizie ai fratelli in america. Tanto
saluti vostro figlio F.G.
11 LUGLIO 1917
Caro padre ieri
sono arrivato al mio posto,ho fatto un bel viaggio e ora sempre mi trovo bene.
Vi saluto vi devo lasciare sono vostro figlio Giacomo
28 LUGLIO 17
Ricevete i più vivi saluti vostro figlio Ferraris Giacomo
14/10/17
Cara sorella ho
ricevuto la tua lettera con piacere a sentirvi in buona salute come il presente
e di me oggi il mio destino parto per spedizione ignota quindi sino a nuovo
indirizzo non scrivermi. Il vaglia del padre non l’ho ricevuto. Dunque ricevi
tanti saluti da tuo fratello Ferraris Giacomo. Addio state tutti bene.
Da qui non si hanno più notizie dal fronte. Dopo diverse aggregazioni in vari
fronti il 19 ottobre del 17 si aggrega al Battaglione Morbegno sull’Isonzo a
Santa Lucia di Tolmino. Dopo solo 6 giorni dal suo arrivo, alle due precise, le
artiglierie austro-germaniche aprirono il fuoco sulle linee italiane alternando
colpi convenzionali al gas provocando morte e confusione tra i nostri soldati. In
questa fase di caos totale i nostri alpini sono facile preda degli Jager
austriaci. Iniziò così quel giorno il calvario di Giacomo e di altri 300.000 italiani
fatti prigionieri. Nel suo quaderno racconta la marcia verso il campo e la vita
di campo ma merita un discorso a parte.
Suo campo di destinazione fu quello di Bayreuth in Germania, città situata in
Baviera nell’Alta Franconia.
Purtroppo ebbe la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento
sbagliato. Era iniziata la famosa battaglia di Caporetto o dodicesima battaglia
dell’Isonzo che portò il nostro esercito a doversi ritirare fino alla linea del
Piave,fase della guerra conosciuta come disfatta di Caporetto che porterà poi
alla tenace risposta del nostro esercitò che ci condurrà alla vittoriosa battaglia
di Vittorio Veneto e la firma il 3 novembre a villa Giusti dell’armistizio, con
entrata il vigore il giorno successivo, che sanciva la nostra vittoria e la fine
del primo conflitto mondiale.
Foglio scritto a mano messo prima delle cartoline mandate dalla prigionia |
BAYREUTH, DEN: 8
DICEMBRE 1917
Caro padre oggi sono
a darvi mie buone notizie,ora i trovo prigioniero di guerra in Germania e sto
bene mi trovo in piena salute come spero di voi tutti,per ora vi domando se potete mandarmi subito un pacco di
pane.guardate bene il mio indirizzo di scrivere tutto quello scritto con la
penna e quello in stampa e non quello cancellato. Altro non mi resta a dirvi
che mandarmi subito il pane con un po di pepe insieme.Intanto vi saluto tutti
sorelle fratelli saluto pure che domandano di me. Addio
BAYREUTH, DEN: 14
DICEMBRE 1917
Caro padre di nuovo
sono a darvi mie buone notizie io sto benissimo sono in piena salute come spero
il simile di voi tutti.
Caro padre
mandatemi subito un pacco di pane..guardate bene il mio in altra pagina è
scritto in stampa e in apis… addio saluto tutti fratelli sorelle zii e zie
cugine e cugini. Il pane!
BAYREUTH,DEN:21/12/1917
Caro padre sempre
trovandomi in piena forma come spero di voi il simile,intanto vi prego di
mandarmi subito un pacco di pane.guardate bene il mio indirizzo in altra pagina
è scritto in stampa e a mano non vale quello cancellato.
Altro non resta che
tanti saluti a tutti.Addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH,DEN 28/12/1917
Caro padre sono
sempre io,mi trovo in piena salute come spero il simile di poi tutti.Datemi
vostre notizie e se ricevete le mie,intanto mandatemi subito un pacco di
pane,altro non mi resta che tanti saluti a tutti fratelli sorella zie e zii e
parenti tutti,chi domanda di me,sono vostro figlio Ferraris Giacomo.
BAYREUTH, DEN
:4/1/1918
Caro padre ora sono
a darvi mie buone notizie..io mi trovo in piena salute come spero il simile di
voi.. Intanto vi prego di mandarmi subito il pacco di pane.
Altro non mi resta
che tanti saluti a tutti. Arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH, DEN:
11/1/1918
Caro padre ora vi
sono di nuovo a darvi mie buone notizie come spero di voi tutti,datemi vostre
notizie
Mandatemi subito un
pacco di pane.addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH,
DEN:15/2/1918
Caro padre ora sono
a darvi mie notizie di buona salute come spero uguale di voi tutti,non ancora
ho avuto vostre notizie aspetto da un giorno all’altro,quando mi scriverete mi
date notizie di tutti i fratelli non però di quelli che non lo sapete
voi,aspetto se mi arriva il pane ma non ancora arriva, altro non mi resta che
salutavi tutti,addio sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH, DEN:
8/3/1918
Caro padre sono a
darvi mie buone notizie,io godo di buona salute e sto benissimo,aspetto sempre
vostre notizie con qualche pacco di pane spero presto. Dunque spero che vi
trovate tutti bene.Altro non mi resta che tanti saluti a tutti addio sono
vostro figlio Ferraris Gia.
BAYREUTH, DEN:29/3/1918
Caro padre anche
oggi sono a darvi mie buone notizie di salute sto bene come spero di voi
tutti,come già scritto in altra cartolina che ho ricevuto il vostro pacco di
pane,per intanto vi saluto di vero cuore
uniti pure i saluti alla sorella e tutti i fratelli,intanto
vista………………………………...arrivederci sono vostro figlio Ferraris Giacomo e qua in
Prussia fa ancora molto freddo
BAYREUTH,
DEN:5/4/1918
Caro pradre con
molta contentezza sono a dirvi che ho ricevuto in 2 giorni tre pacchi uno di
panni,giubba,panciotto,calze,carne,castagne,berretto.Un pacco pane.Un pacco
riso,farina,formaggio.Dunque sto benissimo se mi mandate qualche cosa da
mangiare la ricevo sempre molto volentieri ma ora ma la passo ancora bene non
prendetevi tanti fastidi. Intanto vi saluto di vero cuore arrivederci presto
sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH, DEN:19/4/1918
Caro padre sempre
io mi trovo in buona salute come spero il simile di voi.Ora sono contento che
otto giorni orsono che in due giorni ho avuto tre pacchi uno con la giubba e
berretto, panciotto, caffè, una libra di carne, castagne, altro di pane e una
con riso e farina, formaggio.in tutto ne ho ricevuto quattro e una sola
cartolina. Ora caro padre se mi mandate qualcosa da mangiare lo ricevo ben
volentieri però non state a prendervi tanti fastidi che ora non ma la passo
male,se volete mandarmi un po di filo da cucire, proprio volentieri sentirei
notizie dei fratelli Matteo,Ernesto come si trovano dove sono..Qua non si dice
niente di pace ma lo stesso si spera,altro non mi resta da dirvi che salutarvi di
vero cuore,sono vostro figlio Giacomo
BAYREUTH,
DEN:17/5/2018
Caro padre
assicurandovi sempre la mia buona salute come ne spero di voi ancora oggi ho
ricevuto un pacco di castagne,formaggio,un paio di calze,un pacco di pepe in
grani,pane niente. Dunque in totale i pacchi ricevuti sono sei e intanto sto
benissimo che in tanto in tanto mi compare qualche pacco come già vi ho detto
sulla lettera,non mandatemi più soldi che non mi servono.addio tanti saluti
sono vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH, DEN:24/5/2018
Caro padre sono a
darvi mie notizie di buona salute come spero di voi tutti.ho ricevuto un altro
pacco di farina e formaggio,castagne,riso ora dunque sto benissimo non state a
pensare male di me,aspetto notizie dai fratelli,intanto non mi resta altra a
dirvi che tanti saluti a voi fratelli,sorella e parenti. Arrivederci sono
vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH, DEN: 7
GIUGNO 1918
Caro padre il
cinque corrente ho pure ricevuto un pacco dalla croce rossa di Milano,dunque
godo di buona salute come spero il simile do voi tutti.intanto vi saluto di
vero cuore e saluto pure tutte le zie e zii e cugini e cugine.
Arrivederci sono
vostro figlio Ferraris Giacomo
BAYREUTH,DEN:21/6/1918
Caro padre ieri ho
ricevuto un altro pacco da casa con una camicia bianca e castagne e carne secca
altro non c’era in tutto pacchi ne ho ricevuti dodici con due di pane dalla
croce rossa.Dunque io sto bene godo buona salute come spero il di voi,non
mandarmi soldi che non ne ho bisogno,avrei bisogno di qualche pezzo di sapone
per farmi meglio la pulizia altro non mi resta che salutarvi di vero cuore sono
vostro figlio G.
BAYREUTH,DEN:5/7/1918
Caro padre sono a
darvi mie buone notizie,godo sempre buona salute come ne desidero di di voi,non
so cosa sia con……………………………….. croce rossa che di pacchi finora ne ho ricevuti 3
di pane,quando mi fate un pacco mi mandate un cappuccio da mettere in testa che
l’ho lasciato a casa io quando sono stato in licenza non quello del mantello
un altro. Altro non mi resta che salutarvi di vero cuore sono vostro figlio
Ferraris Giacomo
CARTOLINA CROCE ROSSA 9 AGOSTO 1918
Caro padre sono a
darvi mie buone,godo sempre buona salute come spero di voi e tutti fratelli e
sorelle.ho pure ricevuto una dei fratelli Matteo,Ernesto.Se il mio ufficiale da Intra vi mandasse dei vestiti me li spedireste a me intatti come li
ricevete,dalla croce rossa non ricevo più pacchi ne ho ricevuti solo quattro e
da casa li ricevo quasi tutti,solo da casa ne ho avuti dodici.Ora di farina se
vi fa lo stesso non me ne spedite più che non ho comodità a fare la polenta,mandatemi
castagne,fagioli se potete qualche poco riso,pasta,un pezzo di sapone,altri
generi a vostra comodità come patate.intanto vi ricambio i più cordiali saluti
a voi fratelli sorella e tutti chi domandasse di me,Vostro figlio.
CARTOLINA CROCE ROSSA 16 AGOSTO 1918
Caro fratello sono
a darti mie buone notizie godo ogni giorno buona salute come spero di te e
tutti in famiglia,sono contento che sei stato in licenza che avrai bevuto un
po di vino che io sono 9 mesi che il vino non so se ce ne al mondo,sono pure
contento che arrivi pure qualche pacchi che mi spedisce il vecchio padre che
ancoraci tocca mantenermi,pazienza in tanto non mi resta a dirti che i più
cordiali saluti a te e tutti in famiglia.addio sono tuo fratello Ferraris
Giacomo
CARTOLINA CROCE ROSSA 23 AGOSTO 1918
Caro padre vi
rispondo alla vostra cartolina spedita da voi il 20 luglio,sento il vostro buon
stato di salute come il presente vi assicura di me,ho ricevuto della cartoline
da dai fratelli Ernesto,Matteo e dalla sorella,dunque sono contento che ho
avuto notizie da tutti dopo 10 mesi,ho pure ricevuto in tutto 17 pacchi,i
fratelli che domandano di me li saluto di vero li altri no.Altro non mi resta
che i più vivi saluti Giacomo
BAYREUTH,DEN:20 SETTEMBRE 1918
Caro padre sempre a
….. il mio stato di salute come spero di voi,sono anche contento che ricevo
sovente qualche pacco da casa e anche ne ho ricevuto da Intra ma dalla croce
rossa d’Italia. Da tanti mesi che sono
al…. Ne ho ricevuti cinque e dunque questo da chi chi viene. come va che
ai prigionieri ai prigionieri francesi ogni settimana hanno garantito il suo
pane,già i francesi sono più furbi gli italiani dormono ma un giorno li
risveglieranno,ricevete i più cari saluti vostro figlio.
BAYREUTH:27/9/1918
Caro padre sono a
darvi mie notizie io godo sempre buona salute come spero il simile di voi tutti
fratelli,sorella e parenti,questa settimana un pacco da casa di
farina,riso,maglia,passa montagna,una scatola tonno,il sapone il lardo no,il
medesimo giorno ho pure ricevuto uno di pane dalla croce rossa.Ora dalla croce
rossa ne ho ricevuto sei e da casa diciassette,da casa li ricevo quasi tutti e
tanti arrivano in 20 giorni e altri anche in tre mesi.Ora non mi resta altro che
tanti saluti a tutti arrivederci vostro figlio.
LETTERA CROCE ROSSA
DEL 6 OTTOBRE 1918
Caro padre ho
saputo che cercate mie notizie per mezzo della croce rossa,io sto
benissimo,godo perfetta salute,4 volte al mese vi scrivo sempre,non so come sia
che non ricevete,ieri ho ricevuto un pacco da casa con farina,riso,scatola
dadi,castagne,pantaloni.Da casa ne ricevo molti pacchi ma dalla croce rossa ne
ho ricevuti solo che sette.Dunque state bene conservatevi in più salute
possibile intanto avete i più cordiali saluti sono vostro figlio.
Finalmente arriva l’armistizio e la notizia arriva anche nei campi, i
prigionieri sanno che presto potranno tornare a casa dalla proprie famiglie. Giacomo
ricorda che pur finite le ostilità, la domenica dopo l’armistizio, volevano
comunque farli lavorare ma lui con altri 3 italiani,4 inglesi,3 russi un rumeno
e un francese si rifiutarono, pur minacciati di essere messi in prigione, loro sapevano
che la guerra era finita e niente poteva più succedere. Finalmente il 28
dicembre rientra in Italia per cessata prigionia. Direi un bel regalo di natale
per lui e la famiglia.
Questa assurda guerra toglierà alle famiglie italiane 651.000 uomini, ogni
paese dal più piccolo al più grande sarà toccato e in ogni paese un monumento
ricorda questi uomini di belle speranze partiti e mai più tornati.
PER NON DIMENTICARE