lunedì 6 agosto 2018

VEGLIO E IL SUO CASTELLO

Veglio è un piccolo paesino ormai purtroppo completamente disabitato situato in Ossola e precisamente in valle Antigorio. Ultimo paese del comune di Montecrestese lo si vede arrivando a Oira sulla destra della valle poco sopra il paese di Pontemaglio dove passava l'antica via Romana e la strada del Gries,collegamento commerciale tra l'Italia e la Svizzera.


Si trovano notizie già nel lontano 1346 con il toponimo di AVELIO,derivante dal latino Ad Velio con il significato di luogo di vigilanza.Si capisce bene questa derivazione del nome quando si giunge su posto.
Costruito in una conca rialzata dalla valle contornata da bastioni rocciosi che formavano una naturale difesa e un balcone sull'Ossola,infatti poco fuori dal paese sorgeva una torre di vigilanza,poi casa forte che negli anni ha visto ampliamenti, più conosciuta come castello di Veglio. La parte più antica venne edificata probabilmente del secolo XIII.
Questo complesso faceva parte del sistema difensivo della famiglia DE RODIS da Baceno e comunicava tramite segnali luminosi direttamente con la torre di Baceno,il castello di Rencio e il castello di Mattarella sopra Domodossola da dove poi lungo tutto il sistema di difesa i messaggi potevano giungere fino a Milano e Novara.
La parte più antica era una torre quadrata divisa in tre piani,nei secoli XV-XVI venne aggiunta una più grande costruzione di pianta rettangolare che andava ad accostarsi allo spigolo meridionale della torre primitiva.Una doppia scalinata permetteva di raggiungere ambedue le costruzioni.
La costruzione presenta la classiche feritoie per la difesa e il controllo.Sullo stipite di una porta possiamo leggere la data 1557 sicuramente posteriore alla costruzione originaria
La famiglia De Rodis che a Pontemaglio prenderà il nome di Dalla Caterina scelse sicuramente la costruzione di questa casa-forte a Veglio visto che Pontemaglio risultava difficilmente difendibile.
La struttura dal secolo XVII non risulta più abitata e quindi l'inizio della sua rovinata sicuramente amplificata dalla nascita di numerose cave attorno che con le vibrazioni delle esplosioni non fanno altro che aiutarne il naturale decadimento della struttura. Negli anni più recenti un grosso lato della struttura è crollato.






Veglio un tempo era una delle frazioni più abitate di Montecrestese.Nei secoli precedenti al nostro i controlli sulla popolazione erano una cosa rara.. Dai controlli fatti durante una visita pastorale del 1627 risultano a Veglio 22 famiglie abitanti cosi come nel 1641.
Tra il 600 e il 700 i cognomi delle famiglie sono; Canola,Zani,Ferrari,Grandi,Mancini,Rondinelli,Senestrari e Rondini-
Meritano di essere viste le pitture devozionali che si possono ancora vedere in per il paese,degne di nota le 2 pitture sulla facciata delle casa appartenuta alla famiglia Senestraro. La prima raffigura la Madonna seduta sul trono datata 1607 e la seconda il Crocefisso con S.Carlo e la Madonna con gli angioletti  datato 1684
Su alcune abitazioni possiamo ancora vedere lo stemma della famiglia De Rodis


Troviamo all'inizio del paese l'oratorio dedicato a San Marco.La data di costruzione non è nota ma troviamo che il 4 giugno del 1523 l'altare venne consacrato dal vescovo di Novara Mons.Michele Jorba.Nel 600 e 700 vide vari lavori che lo portarono alla sua struttura definiva che vediamo ancora oggi,Venne restaurato nel 1874 ma poi nei primi anni del novecento subì un lento declino e numerosi furti da ladri sacrilegi,dovuto anche ai sempre meno abitanti.Nel 1991 il tetto ormai pericolante venne completamente rifatto. Oggi viene aperto solo durante le manifestazioni.
La frazione fino agli anni 70 era raggiungibile solo attraverso la ripida mulattiera che saliva da Pontemaglio oppure da quella che arrivava da Chezzo. Per quando il paese fosse completamente autosufficiente certamente la mancanza di una strada, arrivata troppo tardi, ha contribuito all'inesorabile abbandono del paese.. Tra gli anni 60 e 70 la notizia poi del rischio del distacco di una grossa frana che avrebbe potuto mettere a rischio l'intere paese ha dato la mazzata definiva.
Negli ultimi anni Veglio ha visto il ritorno di qualche vecchio abitante o discendenti che ne coltivano ancora il terreno e la nascita di qualche nuovo filare di vigna ma ormai più nessuno ci abita stabilmente e purtroppo il 90% della abitazioni sono in lento declino.












FONTI; Storia di Montecrestese. Tullio Bertamini. Oscellana